25.06.2025
Il Consiglio federale adegua i parametri di riferimento del pacchetto di sgravio 27 e adotta il preventivo 2026
Nella seduta del 25 giugno 2025 il Consiglio federale ha adeguato sulla base dei risultati scaturiti dalla procedura di consultazione i parametri di riferimento per il messaggio concernente le misure di sgravio applicabili dal 2027. Le misure di sgravio sono necessarie al fine di riequilibrare le entrate e le uscite della Confederazione dei prossimi anni. Il Consiglio federale conferma sostanzialmente le misure proposte, adeguandole in alcuni punti in particolare alle richieste dei Cantoni. Nonostante il pacchetto di misure, dal 2029 si profila il rischio di un deficit miliardario, dovuto prevalentemente a una maggiore crescita delle uscite per l’esercito. Durante la seduta il Consiglio federale ha adottato anche il preventivo 2026 e il piano finanziario 2027–2029.

Alla luce dei deficit che andavano profilandosi, a gennaio 2025 il Consiglio federale ha posto in consultazione un pacchetto di misure per un volume di sgravio di 3,6 miliardi all’anno. Complessivamente sono pervenuti oltre 1500 pareri. La maggioranza dei partecipanti alla consultazione riconosce la necessità di intervenire e condivide l’approccio volto a ridurre primariamente le uscite. L’UDC, il PLR e le associazioni dell’economia sostengono ampiamente il pacchetto, mentre il PS, I Verdi e i sindacati lo respingono pressoché interamente. I Cantoni concordano sulla necessità di agire, ma bocciano diverse misure, tra cui anche misure con un grande potenziale di sgravio. Lo stesso vale per i Comuni, le Città e le regioni montagna. Gli altri ambienti interessati si sono espressi perlopiù a sfavore delle misure che li riguardano direttamente.
La pianificazione finanziaria aggiornata alla situazione attuale conferma la necessità e l’urgenza del pacchetto di misure di sgravio applicabili dal 2027. Rispetto alle cifre fornite al momento della consultazione, la situazione è persino peggiorata. Il Consiglio federale aveva proposto il pacchetto di misure con l’intento iniziale non solo di riequilibrare le finanze, ma anche di creare il margine necessario per affrontare le sfide politico-finanziarie future. Di fatto aveva previsto un’eccedenza strutturale di 800 milioni per il 2027 e di 1,3 miliardi per il 2028. Da gennaio questo margine è stato però già quasi interamente utilizzato.
Diverse decisioni del Parlamento e del Consiglio federale adottate negli ultimi mesi hanno gravato sul bilancio della Confederazione per 1 ulteriore miliardo di franchi (AVS, Erasmus+, aliquota speciale IVA sulle prestazioni del settore alberghiero, custodia di bambini complementare alla famiglia). Al Consiglio federale è rimasto poco margine per eventuali tagli sul pacchetto di sgravio.
Figura 1: Saldi strutturali con e senza pacchetto di sgravio, in mia. di fr.
Sulla base dalla pianificazione finanziaria aggiornata e dei risultati della consultazione, il Consiglio federale ha comunque apportato adeguamenti a diverse misure, in cui ha tenuto conto soprattutto delle richieste dei Cantoni.
Nell’intento di rafforzare il federalismo, il Consiglio federale condivide il parere dei Cantoni, secondo cui il progetto Dissociazione 2027 per la ripartizione dei compiti e del finanziamento tra Confederazione e Cantoni è un progetto di notevole interesse politico. Ancora prima della procedura di consultazione relativa alle misure di sgravio applicabili dal 2027, e a seguito della tavola rotonda con i Cantoni nel settembre 2024, ha infatti rinunciato ad alcune proposte del gruppo di esperti incaricato della verifica dei compiti e del riesame dei sussidi, poiché avrebbero pregiudicato il progetto Dissociazione 2027.
Oltre agli altri punti, nella sua decisione relativa ai parametri di riferimento il Consiglio federale è venuto incontro alle richieste Cantoni adeguando anche le seguenti misure come segue:
- Migrazione: in futuro la durata dell’indennizzo ammonterà per tutte le persone richiedenti l’asilo a 5 anni. Per le persone ammesse temporaneamente e le persone in cerca di protezione, attualmente la Confederazione copre i costi dell’aiuto sociale sostenuti dai Cantoni con contributi forfettari globali per 7 anni (per i rifugiati, già oggi per 5 anni). Nell’ambito del progetto posto in consultazione, il Consiglio federale aveva proposto una riduzione per tutte le categorie di persone a 4 anni. L’effetto di sgravio di tale misura decresce in tal modo di 50–100 milioni all’anno, ammontare in ogni caso fortemente dipendente da vari fattori esogeni (in particolare il numero dei rifugiati e il tasso di occupazione). Nel quadro della strategia complessiva in materia di asilo, il Consiglio federale intende inoltre cercare insieme ai Cantoni possibili soluzioni per accelerare le procedure e inasprire il diritto in materia di asilo.
- Perequazione finanziaria: data l’attuale situazione finanziaria, il Consiglio federale non può rinunciare alla riduzione della perequazione dell’aggravio sociodemografico. In compenso intende però utilizzare una parte dello sgravio così ottenuto a favore dei Cantoni, in particolare per tenere conto delle crescenti disparità tra Cantoni, che crucciano anche i Cantoni stessi. Poco meno della metà dello sgravio derivante da questa misura, pari a circa 60 milioni annui, sarà infatti distribuita fino al 2031 ai Cantoni finanziariamente deboli quale compensazione dei casi di rigore. Sempre fino al 2031 il Cantone del Giura riceverà un sostegno di ulteriori 13 milioni a seguito del cambiamento di Cantone del Comune di Moutier. Dal 2027 il potenziale di sgravio si contrae in questo modo temporaneamente da 73 a 67 milioni.
- Il Consiglio federale propone di rinunciare alla misura di contenimento dell’evoluzione delle uscite nel settore dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Il potenziale di sgravio della stessa è incerto, dal momento che non sono ancora stati fissati obiettivi di costo. Anche nell’ambito della formazione professionale il Consiglio federale intende venire incontro ai Cantoni: in un primo tempo gli importi forfettari della formazione professionale e i contributi alla formazione professionale superiore non verranno ridotti. La Confederazione continuerà pertanto a partecipare in misura superiore al valore di riferimento legale del 25 per cento alle uscite pubbliche per la formazione professionale. Il volume del pacchetto di sgravio si riduce in questo modo di 10–15 milioni all’anno a partire dal 2027.
- Politica climatica: il Consiglio federale non può effettuare tagli sul volume di sgravio di questa misura. Su iniziativa dei Cantoni, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti e della comunicazione, con il coinvolgimento della Conferenza dei direttori cantonali dell’energia, sta tuttavia valutando se e in che modo si possano adeguare i vari programmi di promozione (tra cui il programma d’impulso) per andare incontro alle richieste dei Cantoni, che respingono una soppressione integrale del Programma Edifici.
Il Consiglio federale ha inoltre deciso ulteriori adeguamenti, che si impongono per diversi motivi, indicati di seguito:
- AVS: l’Esecutivo rinuncia per il momento a dissociare l’AVS dalle finanze federali per non aggravare ulteriormente la già difficile discussione sulla stabilizzazione finanziaria dell’AVS. Con la rinuncia a questa misura il volume di sgravio si riduce di qualche centinaio di milioni.
- Prelievi di capitale nel 2° e 3° pilastro: a causa della parziale opposizione espressa nella consultazione, il Consiglio federale adegua nuovamente le tariffe. L’obiettivo è evitare che i prelievi di capitale fino a 100 000 franchi, tipici per il pilastro 3a, siano fiscalmente penalizzati rispetto alla prassi vigente. Le potenziali entrate derivanti da questa misura risultano quindi leggermente inferiori, ma a seguito di nuove stime, che si fondano sui prelievi di capitale nettamente più elevati degli ultimi anni, le entrate supplementari per la Confederazione dovrebbero comunque passare da 160 a 190 milioni. Secondo il Consiglio federale questa misura sul fronte delle entrate è fondamentale per mantenere l’equilibrio politico del pacchetto di sgravio. L’Esecutivo ha anche preso atto di proposte alternative riguardanti, ad esempio, la limitazione dei versamenti esenti da imposta nel 2° pilastro o l’imposizione di istituti di diritto pubblico, che però non hanno potuto essere incluse nel pacchetto di sgravio dal momento che non sono state oggetto di consultazione.
- Promozione della stampa: a seguito delle recenti decisioni del Parlamento, non saranno ridotti i sussidi a favore della stampa locale e regionale, riducendo così di 5 milioni il volume di sgravio.
- Mobilità internazionale per scopi di formazione: in considerazione delle decisioni prese nel frattempo dal Consiglio federale in merito al pacchetto Svizzera-UE, si rinuncia a un aumento del finanziamento da parte degli utenti (ca. 7 mio. all’anno), dal momento che il progetto Erasmus+ andrà a sostituire la soluzione nazionale.
- Traffico transfrontaliero di viaggiatori: nell’ultimo processo di preventivazione il Parlamento si è pronunciato chiaramente a favore del mantenimento di questo sussidio. Il livello di sussidio deciso dal Parlamento nell’ambito del preventivo 2025 rimarrà quindi invariato. Infatti, fino al 2030 saranno disponibili 10 milioni all’anno per finanziare i collegamenti diurni sostanzialmente redditizi verso l’estero e i treni notturni tendenzialmente meno redditizi.
- Offerta della SSR destinata all’estero: il Consiglio federale sta ancora esaminando l’impostazione e il finanziamento della futura offerta della SSR destinata all’estero, con lo scopo di mantenere il volume di sgravio della misura.
Tenendo conto degli adeguamenti illustrati, rimane un volume di sgravio di circa 2,4 miliardi nel 2027 e di circa 3 miliardi a partire dal 2028.
Il Consiglio federale ha inoltre concretizzato le misure nel settore proprio dell’Amministrazione federale (300 mio.) e deciso adeguamenti delle condizioni di assunzione del personale federale (cfr. scheda informativa nell’allegato). Due di queste misure richiedono modifiche a livello di legge, ossia la rinuncia ai contributi per la valorizzazione della frutta (ca. 2 mio. all’anno) e al piano finanziario di legislatura.
Tabella 1: Conto di finanziamento preventivo e piano finanziario, in mia. di fr.
Il preventivo 2026 è in pareggio soltanto grazie al principio di straordinarietà
Nel 2026 le uscite ordinarie aumentano del 5,1 per cento rispetto al preventivo dell’anno in corso a causa di diversi fattori, tra cui la crescita delle uscite per l’esercito, la partecipazione della Confederazione alla 13esima rendita AVS, le quote relative all’imposizione minima dell’OCSE spettanti ai Cantoni e la partecipazione ai programmi di ricerca dell’UE.
Con il 5,1 per cento, nel 2026 le entrate aumentano quasi allo stesso ritmo. A causa del rallentamento congiunturale, le previsioni delle entrate hanno dovuto essere corrette leggermente al ribasso. Il fatto che le entrate aumentino comunque in maniera considerevole rispetto al preventivo dell’anno in corso è riconducibile, da un lato, in gran parte alle entrate derivanti dall’imposizione minima dell’OCSE, iscritte per la prima volta a preventivo, e, dall’altro, alle entrate supplementari una tantum registrate a titolo di imposta federale diretta per anni fiscali precedenti.
Il Consiglio federale deve chiedere un fabbisogno finanziario straordinario anche nell’ambito del preventivo 2026. Si tratta già del sesto anno consecutivo con uscite straordinarie ed è la quinta volta che tali uscite sono dovute all’ammissione di persone con statuto di protezione S. Nei limiti del piano di riduzione delle uscite approvato dal Parlamento, nel 2026 verranno chiesti 600 milioni a titolo di uscite straordinarie (preventivo 2025: 700 mio.) per le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina.
Complessivamente, nel 2026 risulterà un deficit di finanziamento ordinario pari a 600 milioni. Le direttive del freno all’indebitamento verranno comunque rispettate. Tenuto conto del deficit congiunturale ammesso, il 2026 chiuderà con un’eccedenza strutturale che garantirà un margine di manovra di circa 100 milioni.
Le misure di sgravio applicabili dal 2027 sono necessarie per garantire un piano finanziario in pareggio fino al 2028
Senza il pacchetto di sgravio 27, gli anni del piano finanziario 2027 e 2028 registrerebbero deficit fino a 3 miliardi che, a partire dal 2029, aumenterebbero a oltre 4 miliardi. Persino attuando tutte le misure di sgravio, è probabile che dal 2029 si rendano necessarie ulteriori misure correttive a seguito di decisioni prese dal Parlamento, quali l’ulteriore aumento delle uscite per l’esercito, la prosecuzione dell’applicazione dell’aliquota speciale dell’IVA per il settore alberghiero e la rinuncia a una riduzione della partecipazione della Confederazione al finanziamento dell’AVS. Nonostante il pacchetto di sgravio 27, le uscite della Confederazione aumenteranno del 14 per cento, passando dagli attuali 86 miliardi circa a 98 miliardi nel 2029.
Il messaggio concernente le misure di sgravio applicabili dal 2027 è in fase di elaborazione e sarà verosimilmente licenziato dal Consiglio federale all’attenzione del Parlamento nel mese di settembre 2025. Il messaggio concernente il preventivo 2026 sarà invece adottato a fine agosto.
Ultima modifica 25.06.2025