02.07.2025
Un nuovo documento di lavoro redatto dall’AFF («Systemrelevante Unternehmen: Eine finanzpolitische Einordnung», disponibile in tedesco, francese e inglese) mostra come sia possibile analizzare la rilevanza sistemica delle imprese mediante un approccio intersettoriale basato su criteri e colloca l’insieme delle misure statali in una prospettiva politico-economica.

In quali casi un’impresa può avere bisogno di un aiuto statale d’emergenza? Sempre più spesso, le crisi degli ultimi 20 anni hanno costretto lo Stato a ricoprire il ruolo di responsabile ultimo, che si tratti di mercati finanziari, aviazione, approvvigionamento energetico, sistema sanitario o disastri naturali estremi.
Gli interventi statali a sostegno di singole grandi imprese, infrastrutture o settori economici in caso di crisi si basano generalmente sulla consapevolezza che non sia possibile farvi fronte mediante sforzi privati e che l’interruzione del servizio in questione potrebbe mettere a rischio la stabilità economica nel suo complesso e, così; comportare costi economici insostenibili.
Ma quando è possibile considerare «di rilevanza sistemica» o «too big too fail» un determinato settore o un’impresa? E come si può evitare che mediante i propri strumenti di copertura lo Stato crei incentivi che inducono le imprese a prendere decisioni eccessivamente rischiose?
Il nuovo documento di lavoro dell’AFF «Systemrelevante Unternehmen: Eine finanzpolitische Einordnung» affronta proprio queste domande. Adottando un approccio intersettoriale, il documento esamina i casi in cui è opportuno elargire un aiuto statale di emergenza. L’obiettivo è fornire indicazioni basate su criteri che fungano da base per le decisioni di politica finanziaria.
Solo in rari casi le imprese possono essere considerate di rilevanza sistemica
Per chiarire questo assunto, gli autori spiegano la distinzione delle espressioni «criticità sistemica» e «rilevanza sistemica», il cui significato risulta spesso troppo vago. Risulta infatti che la criticità delle infrastrutture e la rilevanza sistemica delle imprese può essere determinata con validi criteri, i quali possono fungere da guida per le decisioni di politica economica. Un’impresa può essere considerata di rilevanza sistemica se sono soddisfatti tre criteri:
- la dimensione e la concentrazione di mercato;
- l’interdipendenza; e
- la non sostituibilità.
Applicando in maniera esemplare questi criteri alle grandi imprese dei sottosettori altamente critici appare evidente che spesso i primi due criteri sono soddisfatti, mentre solo raramente il criterio della non sostituibilità è adempiuto. Di conseguenza, solo poche grandi imprese possono essere categorizzate come imprese di rilevanza sistemica e generalmente si tratta di aziende del settore finanziario. Ciò significa anche che le compagnie aeree o le grandi imprese elettriche non soddisfano in linea di principio i criteri della rilevanza sistemica perché un’acquisizione in tempo utile sarebbe comunque realizzabile. Tuttavia, a seconda dei fattori che hanno innescato la crisi, l’aiuto statale va esaminato caso per caso.
In base a queste constatazioni, gli autori espongono quindi riflessioni concettuali sulle misure statali attuabili nell’ambito della criticità sistemica e della rilevanza sistemica. Lo Stato dispone già di un vasto ventaglio di misure che si differenziano tra loro in base al grado di intervento, alle tempistiche e all’impostazione. Il documento di lavoro evidenzia però che gli strumenti di copertura di larga portata, quali ad esempio i «public liquidity backstop» e i piani di salvataggio devono essere accompagnati da ampie condizioni che prevedano requisiti severi, tasse ed elevate esigenze in materia di trasparenza. L’obiettivo è ridurre gli incentivi al «moral hazard» e salvaguardare i contribuenti dai rischi eccessivi legati al ruolo di responsabile ultimo ricoperto dallo Stato.
Brändle et al. (2025) Systemrelevante Unternehmen: Eine finanzpolitische Einordnung (PDF, 1 MB, 02.07.2025)Working Paper EFV Nr. 28
Ultima modifica 02.07.2025