Il Consiglio federale prende decisioni preliminari concernenti la correzione del preventivo 2025

24.01.2024

Nei prossimi anni, l’equilibrio del bilancio della Confederazione non potrà essere garantito a causa di deficit dell’ordine di diversi miliardi di franchi. Già a partire dal 2025, il disavanzo ammonterà verosimilmente a oltre 2,5 miliardi di franchi. Nella seduta del 24 gennaio 2024 il Consiglio federale ha deciso di adottare una prima serie di misure volte a colmare parzialmente il deficit di finanziamento.

Nei prossimi anni il bilancio della Confederazione presenterà deficit considerevoli (cfr. il comunicato stampa del 22.11.2023). La pressione sul fronte delle uscite aumenta in diversi settori: crescono a un ritmo nettamente superiore alla media le uscite per la previdenza sociale (AVS e riduzione individuale dei premi). Il Parlamento ha deciso di aumentare gradualmente le uscite per l’esercito in modo da raggiungere l’1 per cento del prodotto interno lordo entro il 2035. Si stima altresì una progressione costante delle uscite nel settore dell’asilo. A dicembre il Parlamento ha inoltre preso diverse decisioni che graveranno ulteriormente il preventivo 2025. Il preventivo non comprende possibili maggiori uscite, ad esempio per accordi con l’UE, per il contributo della Svizzera alla ricostruzione dell’Ucraina o per eventuali costi supplementari in caso di ulteriore ampliamento delle assicurazioni sociali (AVS, custodia di bambini).

La correzione del preventivo 2025 e la procedura da seguire per stabilizzare a medio termine le finanze federali sono state al centro delle discussioni in Consiglio federale.

Nel preventivo 2025 l’Esecutivo prevede una necessità di correzione del deficit di oltre 2,5 miliardi di franchi per frenare la crescita delle uscite. Le sue prime decisioni sono riassunte di seguito.

  • Anche nel 2025 il Consiglio federale farà valere uscite straordinarie per l’ammissione di persone con lo statuto di protezione S (persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina); si tratta del quarto anno consecutivo. Intende però ridurre il debito e abbandonare gradualmente il principio di straordinarietà. Al più tardi nel 2028 tutte le uscite per il settore dell’asilo dovranno essere iscritte nuovamente come uscite ordinarie.
  • In tale contesto esaminerà anche come ridurre i costi nel settore dell’asilo e per lo statuto di protezione S e, in primavera, discuterà un pacchetto di misure.
  • L’Esecutivo chiede una temporanea maggiore flessibilità riguardo ai contributi versati all’assicurazione contro la disoccupazione (AD). Nel 2023 ha già posto in consultazione il relativo progetto, che prevedeva una riduzione del contributo federale all’AD di 250 milioni di franchi all’anno per un periodo limitato di cinque anni dal 2025. Ora devono essere possibili riduzioni annue più elevate di quanto previsto inizialmente, purché non superino l’importo complessivo di 1,25 miliardi di franchi sull’arco di cinque anni, come ravvisato nel progetto posto in consultazione. Secondo le ultime previsioni, nonostante i tagli il capitale proprio dell’AD continuerà a crescere; inoltre, una clausola di salvaguardia protegge la stabilità dell’assicurazione anche in caso di un forte aumento della disoccupazione. La misura sgrava il bilancio 2025 di altri 340 milioni di franchi. Il Consiglio federale dovrebbe approvare il messaggio nel marzo 2024. Questa misura non ha effetti sulle prestazioni dell’AD.
  • Nel quadro del pacchetto di sgravio del bilancio della Confederazione applicabile dal 2025, lo scorso anno l’Esecutivo aveva già deciso di ridurre gradualmente il conferimento al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF) per un totale di 450 milioni di franchi. La riduzione sarà però anticipata e dovrà essere attuata entro un periodo di due anni anziché di tre: nel 2025 e nel 2026 il conferimento viene ridotto rispettivamente di 300 e di 150 milioni di franchi (come previsto inizialmente).
  • Il conferimento al Fondo per lo sviluppo regionale sarà sospeso nel 2025 e poi dimezzato sia nel 2026 che nel 2027. Il Parlamento si è espresso a favore del dimezzamento già nell’ambito delle deliberazioni sul preventivo 2024. Al momento il fondo dispone di una buona copertura e la liquidità è garantita. I tagli non incideranno sulle previste uscite del fondo.
  • Il contributo al settore dei politecnici federali (PF) verrà ridotto una tantum di 100 milioni di franchi. Attualmente il settore dei PF dispone di riserve pari a 1,4 miliardi di franchi. Negli obiettivi strategici per i PF, il Consiglio federale ha confermato la sua volontà di utilizzare queste riserve. La riduzione non compromette l’adempimento dei compiti di questo settore.
  • Il progetto concernente la custodia di bambini complementare alla famiglia non entrerà in vigore prima del 2026. Secondo la pianificazione attuale, già nel 2025 esso avrebbe gravato sul bilancio per oltre 770 milioni di franchi, o per oltre 400 milioni di franchi se si considera la proposta del Consiglio federale secondo cui i Cantoni dovrebbero cofinanziare il progetto tramite una riduzione della loro quota all’imposta federale diretta. Tuttavia, in primavera la commissione competente del Consiglio degli Stati porrà in consultazione un modello alternativo, finanziato tramite il sistema di assegni familiari, che dovrebbe gravare molto meno sul bilancio della Confederazione. Poiché la custodia di bambini complementare alla famiglia compete ai Cantoni, il Governo continua a respingere l’idea di un finanziamento federale e quindi il modello proposto dal Consiglio nazionale. Se il Legislativo persisterà nel suo intento, l’Esecutivo chiederà ai Cantoni una compensazione dei costi come ha fatto sinora.
  • L’imposta sul tabacco aumenterà. Questa misura dovrebbe generare entrate supplementari di almeno 35 milioni di franchi circa. In virtù della legge vigente, il Consiglio federale dispone del margine di manovra sufficiente per aumentare le tariffe d’imposta su determinate categorie di prodotti. Tuttavia, le Commissioni dell’economia e dei tributi di entrambe le Camere devono essere consultate in merito alla misura.

 

Queste decisioni consentono di sgravare il bilancio per oltre 2 miliardi di franchi. Il Consiglio federale correggerà il deficit rimanente a metà febbraio. L’accento è posto su una riduzione lineare delle uscite scarsamente vincolate. L’entità di questa riduzione sarà determinata non appena saranno disponibili le nuove stime sulle entrate.

Le misure decise, soprattutto quelle a medio termine, non sono sufficienti per equilibrare il bilancio della Confederazione nel lungo periodo. Pertanto, l’Esecutivo effettuerà a breve una verifica approfondita dei compiti e dei sussidi della Confederazione. Al riguardo, ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze di sottoporgli possibili indirizzi strategici entro fine marzo. La verifica deve essere condotta su una base ampia e comprendere anche le uscite vincolate per legge e i fondi esistenti.

Ultima modifica 19.03.2024

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