Il Consiglio federale licenzia il messaggio concernente le misure di sgravio applicabili dal 2027
Nella seduta del 19 settembre 2025 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente le misure di sgravio del bilancio della Confederazione applicabili dal 2027. Queste misure di sgravio sono necessarie al fine di riequilibrare le entrate e le uscite della Confederazione dei prossimi anni. Esse produrranno un volume di sgravio di 2,4 miliardi di franchi nel 2027 e di circa 3 miliardi di franchi sia nel 2028 sia nel 2029. Le uscite continueranno comunque a crescere notevolmente anche con l’adozione delle varie misure. Il Consiglio degli Stati inizierà il dibattito parlamentare nella sessione invernale.
Da alcuni anni le uscite della Confederazione crescono più velocemente delle entrate. Per tale motivo, già nei preventivi 2024 e 2025 erano stati decisi tagli cospicui alle uscite debolmente vincolate. Nonostante l’aumento delle entrate, dal 2027 si prospettano nuovi deficit strutturali pari a oltre 2 miliardi di franchi, ed entro il 2029 il deficit potrebbe salire addirittura a più di 4 miliardi di franchi. Alla luce di ciò, a marzo del 2024 il Consiglio federale ha incaricato un gruppo di esperti indipendente di verificare i compiti e di riesaminare i sussidi della Confederazione, in modo da evitare in futuro correzioni soltanto sul fronte delle uscite debolmente vincolate.
Sulla base dei risultati della verifica dei compiti e del riesame dei sussidi nonché di una prima consultazione dei partiti, dei Cantoni e dei partner sociali, l’Esecutivo ha quindi elaborato le misure di sgravio applicabili dal 2027 (di seguito «pacchetto di sgravio 27»). A inizio di quest’anno ha avviato una consultazione ordinaria presso tutte le cerchie interessate. A fine giugno il Consiglio federale ha adeguato sulla base dei risultati scaturiti dalla procedura di consultazione i parametri di riferimento per il messaggio. In questa occasione l’Esecutivo è venuto incontro soprattutto alle richieste dei Cantoni (cfr. il comunicato stampa del 25.6.2025). Come già avvenuto nell’ambito di precedenti programmi di sgravio, è inevitabile che anche i Cantoni siano interessati dalle misure adottate, dal momento che quasi un terzo delle uscite della Confederazione è destinato ai Cantoni.
Il 19 settembre 2025 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio all’attenzione del Parlamento. Nel complesso il pacchetto conta quasi 60 misure, di cui oltre la metà esige modifiche legislative. Tali modifiche sono riassunte in un atto mantello. Le misure per le quali non è necessario modificare alcuna legge verranno presentate dal Consiglio federale al Parlamento nel quadro del preventivo e della pianificazione finanziaria.
Rispetto ai parametri stabiliti a fine giugno del 2025, nel messaggio l’Esecutivo ha apportato, in particolare, le seguenti precisazioni.
- · Politica climatica: i Cantoni respingono una soppressione integrale del Programma Edifici. Di conseguenza, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, in collaborazione con la Conferenza dei direttori cantonali dell’energia, ha valutato come adeguare i programmi di promozione nell’ambito della sostituzione degli impianti di riscaldamento e dell’efficienza energetica degli edifici. In tal modo si intende andare incontro ai Cantoni, senza ridurre la portata finanziaria del volume di sgravio di questa misura.-
In futuro, fino a 200 milioni di franchi all’anno ricavati dalla tassa sul CO2 potranno essere utilizzati per la sostituzione di impianti di riscaldamento e per le misure di efficienza energetica nell’ambito degli edifici. I contributi confluiscono ai Cantoni sotto forma di contributi globali; la ripartizione tra i Cantoni avviene proporzionalmente alla popolazione e a condizione che i Cantoni partecipino al finanziamento almeno nella stessa misura della Confederazione. Un’altra priorità rimane la promozione di tecnologie innovative (max fr. 200 mio all’anno).
Grazie all’auspicato aumento dell’efficacia, in particolare attraverso la riduzione degli effetti di trascinamento (in altre parole, le misure verrebbero adottate anche senza sussidi), le eventuali ripercussioni negative di questa misura sugli obiettivi climatici dovrebbero essere perlopiù compensate. - Offerta della SSR destinata all’estero: dal 2029 la Confederazione rinuncerà ai contributi finanziari per l’offerta della SSR destinata all’estero e alla sottoscrizione di una convenzione sulle prestazioni. Il finanziamento della Confederazione di offerte come Swissinfo e 3Sat verrà sospeso a partire dal 2027, mentre il contributo a favore di TV5Monde solo dal 2029. Tuttavia, sulla base del proprio mandato di programma, la SSR continuerà a mettere a disposizione contenuti online per gli Svizzeri all’estero; dal 2029 questa offerta sarà regolamentata nella rispettiva concessione.
- Riduzione degli aiuti finanziari per la promozione dello sport: il Consiglio federale ha deciso di escludere completamente dalle misure di risparmio l’ambito della promozione della gioventù e dello sport. In compenso vanno ridotti i contributi a favore degli impianti sportivi d’importanza nazionale (CISIN 5).
Il pacchetto di sgravio 27 produrrà un volume di sgravio del bilancio della Confederazione di 2,4 miliardi di franchi nel 2027, di 3,0 miliardi nel 2028 e di 3,1 miliardi nel 2029. Circa il 90 per cento del volume di sgravio è ottenuto intervenendo sulle uscite, mentre 340 milioni di franchi sono recuperati attraverso misure sul fronte delle entrate, soprattutto l’imposizione più elevata dei prelievi di capitale da fondi di previdenza e la vendita all’asta di contingenti d’importazione nel settore dell’agricoltura. Le uscite proprie della Confederazione vengono ridotte di 300 milioni di franchi entro il 2028. Circa 190 milioni di franchi riguardano le uscite per il personale. Di questi, almeno 100 milioni di franchi potranno essere risparmiati attraverso adeguamenti delle condizioni d’impiego del personale federale. Il Consiglio federale ha già adottato gran parte delle rispettive misure. Come ultima misura, sempre in occasione della seduta del 19 settembre 2025 ha deciso che a partire dal 2027 i collaboratori dovranno farsi carico di una parte del premio di rischio per la previdenza professionale. Questa misura consente di raggiungere pienamente l’obiettivo di sgravio riguardante le condizioni d’impiego del personale federale.
Nonostante il pacchetto di sgravio, le uscite della Confederazione continuano a crescere notevolmente. Stando alla pianificazione finanziaria attuale, considerando solo il periodo dal 2025 al 2029 le uscite ordinarie aumenteranno di circa il 14 per cento, ovvero da poco meno di 86 miliardi di franchi a oltre 98 miliardi di franchi. Con questo pacchetto di sgravio, il Consiglio federale stabilisce delle priorità. Per esempio, numerosi ambiti di competenza della Confederazione e anche dell’Amministrazione federale cresceranno più lentamente rispetto alle previsioni per favorire soprattutto i settori della sicurezza sociale e della sicurezza militare. Nell’ambito delle assicurazioni sociali non sono previsti tagli.
Non è ancora possibile stimare le ripercussioni dei nuovi dazi statunitensi sulle finanze federali, che dovrebbero riguardare soprattutto il fronte delle entrate e quindi manifestarsi solo in un secondo momento.
Conseguenze in caso di respingimento del pacchetto di sgravio 27
Il pacchetto di sgravio 27 rappresenta soltanto una tappa intermedia. Persino attuando tutte le misure di sgravio, a partire dal 2029 si profilano nuovamente deficit dell’ordine di diversi miliardi di franchi. In caso di respingimento o di forte ridimensionamento del pacchetto di sgravio 27, sarebbe necessario adottare ancor prima nuove misure di sgravio. Anche in questo caso, è probabile che queste ultime influirebbero principalmente sulle uscite debolmente vincolate, poiché a breve termine non vi sono praticamente altre opzioni. Tra questi ambiti di uscita rientrano, tra l’altro, la formazione, la ricerca, la cooperazione allo sviluppo, l’agricoltura e l’esercito. Secondo la pianificazione finanziaria attuale, nel complesso in questi ambiti sarebbero necessari tagli fino al 10 per cento, affinché il pacchetto di sgravio possa essere sostituito. Escludendo l’esercito da questi tagli, le ripercussioni sugli altri ambiti sarebbero maggiori.
Senza il pacchetto di sgravio 27 sarebbe necessario controfinanziare lo sviluppo «incontrollato» delle uscite della Confederazione. L’Amministrazione federale delle finanze ha commissionato uno studio esterno per valutare le conseguenze dal punto di vista macroeconomico del pacchetto di sgravio 27 o di una rinuncia a quest’ultimo. Nel suo rapporto, l’istituto di ricerca BAK Economics AG confronta le ripercussioni dell’attuazione del pacchetto di sgravio 27 con quelle senza l’attuazione nonché con quelle derivanti dal necessario controfinanziamento attraverso un aumento dell’IVA. Dal confronto emerge che, sia a breve che a medio termine, lo scenario che tiene conto del pacchetto di sgravio 27 risulta più favorevole per il prodotto interno lordo e per l’occupazione, come anche per la ripartizione degli oneri tra Stato, imprese ed economie domestiche. Senza il pacchetto di sgravio 27 il consumo dello Stato rimane elevato, ma le economie domestiche e le imprese subirebbero le conseguenze negative dell’aumento dell’IVA.
Fasi successive
Ora iniziano le deliberazioni parlamentari: prima nelle commissioni e in seguito nella Camera prioritaria (Consiglio degli Stati) durante la sessione invernale. Le deliberazioni nella seconda Camera avranno luogo presumibilmente nella sessione primaverile 2026. Poiché questo pacchetto sottostà a referendum facoltativo, potrebbe essere il popolo a decidere in ultima istanza. L’entrata in vigore delle modifiche legislative è prevista a inizio 2027.
