Prima proiezione per il 2023

16.08.2023

Secondo la prima proiezione per l’anno in corso, la Confederazione si attende un deficit di finanziamento di 1,5 miliardi, a fronte dei 4,8 miliardi preventivati. Il miglioramento è dovuto al fatto che i 4 miliardi preventivati a titolo straordinario a favore del piano di salvataggio per il settore dell’energia elettrica non saranno verosimilmente utilizzati. Per contro, risultano minori entrate pari a 2 miliardi perché la BNS non ha distribuito utili. Attualmente nel bilancio ordinario risulta un lieve deficit di finanziamento strutturale.

La proiezione attuale è stata comunicata al Consiglio federale il 16 agosto 2023. Secondo le cifre disponibili a fine giugno, per il 2023 la Confederazione si attende un deficit di finanziamento di 1,5 miliardi, a fronte dei 4,8 miliardi preventivati. Il miglioramento è dovuto al fatto che probabilmente i 4 miliardi preventivati come uscite straordinarie a favore del piano di salvataggio per il settore dell’energia elettrica non saranno necessari. Sul fronte delle entrate risulta lo scostamento dal preventivo più significativo, dato che la Banca nazionale svizzera non ha distribuito alcun utile (-2,0 mia.; di cui 1,3 miliardi preventivati come entrate straordinarie).

Nel bilancio ordinario, il deficit di finanziamento ammesso dalla congiuntura è più basso rispetto a quello previsto in sede di preventivo (-0,6 mia. anziché -0,9 mia.), perché ora il sottoutilizzo della capacità produttiva risulta inferiore a quanto ipotizzato. Dato che il risultato ordinario dei finanziamenti è però migliorato soltanto in misura limitata (-0,6 mia. anziché -0,7 mia.), ora nel complesso per il 2023 si presume un deficit di finanziamento strutturale esiguo (-53 mio. anziché -194 mio.).

Bilancio ordinario: imposta preventiva nettamente inferiore

Nel bilancio ordinario, sia le entrate sia le uscite dovrebbero essere più basse rispetto ai valori di preventivo (risp. -0,3 mia. e -0,4 mia.). Il livello tendenziale stimato delle entrate dell’imposta preventiva è sensibilmente inferiore a causa delle minori entrate degli anni precedenti e delle mancate entrate ordinarie preventivate dalla distribuzione dell’utile della BNS (in entrambi i casi -0,7 mia. rispetto al P). La previsione concernente l’imposta federale diretta è invece stata corretta al rialzo (+0,9 mia.) grazie al buon risultato dei conti 2022 dell’imposta sull’utile e sulla forte crescita economica nominale nell’anno fiscale 2022 rilevante per il 2023 (5,4 %).

Nel complesso, le uscite saranno verosimilmente di 0,4 miliardi inferiori al previsto. Lo sgravio risultante dai crediti a preventivo non utilizzati (residui di credito) dovrebbe essere più elevato rispetto agli aumenti di credito effettuati durante l’anno. I residui di credito sono stimati complessivamente a 2,1 miliardi, ossia al 2,6 per cento dei crediti a preventivo. Questo importo è più basso rispetto alla media degli ultimi 10 anni (3,3 %). Il maggior fabbisogno di aggiunte e sorpassi di credito ammonterà presumibilmente a 1,7 miliardi.

Sensibile miglioramento nel bilancio ordinario

Stimate a 1,2 miliardi, le uscite straordinarie previste sono nettamente inferiori (P: 5,7 mia.). L’importante scostamento rispetto al preventivo è dovuto in particolare al piano di salvataggio per il settore dell’energia elettrica, che verosimilmente non sarà attuato (P: 4,0 mia.). Sono attese minori uscite anche per gli importi forfettari per l’aiuto sociale destinati alle persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina (1,1 mia.; P: 1,7 mia.), perché si parte dal presupposto che in media nel 2023 il numero di persone in cerca di protezione sarà più basso (stima giugno: 66 200; P: 100 000).

Le attese entrate straordinarie ammontano a 0,3 miliardi (P: 1,6 mia.). Si tratta, da un lato, dei proventi della privatizzazione dall’alienazione graduale di RUAG International Holding SA (200 mio.) e, dall’altro, delle entrate incassate dal premio di rischio (61 mio.) per i mutui a sostegno della liquidità erogati dalla BNS a Credit Suisse e garantiti dalla Confederazione, che nel frattempo sono stati rimborsati. La differenza rispetto ai valori preventivati è riconducibile alla mancata distribuzione dell’utile della BNS, ovvero della mancata distribuzione supplementare iscritta a preventivo a titolo straordinario (P: 2,0 mia., di cui 1,3 mia. a titolo straordinario).

Informazioni generali sulla proiezione

Conformemente alla legge sul Parlamento (Lparl, RS 171.10), il Consiglio federale fa allestire entro il 30 giugno e il 30 settembre di ogni anno un calcolo approssimativo del risultato prevedibile dell’esercizio e ne riferisce al Parlamento. La proiezione è una stima delle uscite e delle entrate basata sui valori empirici dell’anno in corso. La loro evoluzione può variare sensibilmente di mese in mese. La proiezione va pertanto interpretata con cautela.

Ultima modifica 16.08.2023

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