25.01.2023
A partire dal 2024 la Confederazione potrebbe registrare deficit elevati. Nella seduta del 25 gennaio 2023 il Consiglio federale ha preso decisioni preliminari per pareggiare il preventivo 2024. Al fine di rispettare le direttive del freno all’indebitamento, l’Esecutivo ha adottato un piano di correzione. Sebbene preveda anche maggiori entrate, il piano riguarderà principalmente le uscite e tutti i settori dovranno fornire il proprio contributo. Tra febbraio e marzo il Consiglio federale specificherà i dettagli.

Il piano finanziario approvato la scorsa estate presentava deficit dell’ordine di diversi miliardi. Uno dei motivi principali risiedeva in nuove uscite per le quali non è stato assicurato alcun controfinanziamento. Nella sua seduta odierna, per prima cosa il Consiglio federale ha raggiunto un accordo su un piano di correzione volto a pareggiare il preventivo 2024 e a ridurre i deficit negli anni del piano finanziario.
Il piano permetterebbe di compensare fino a due miliardi di deficit nel preventivo 2024. Gli elementi principali sono indicati di seguito.
- Il contributo obbligatorio che sarebbe stato necessario per l’associazione al programma di ricerca europeo Orizzonte Europa non dovrà più essere preventivato a partire dal 2024. L’associazione rimane un obiettivo del Consiglio federale, ma al momento l’Unione europea non è disposta al dialogo. I fondi saranno invece destinati a misure di attenuazione, senza tuttavia sottrarne al settore della ricerca. Nel caso in cui si dovesse profilare la possibilità di un’associazione, il contributo obbligatorio sarà richiesto nell’anno corrispondente tramite un credito aggiuntivo.
- Le uscite per l’esercito dovrebbero aumentare più lentamente rispetto a quanto ipotizzato nel piano finanziario 2024–2026. Per il 2024 il Consiglio federale ha previsto un budget dell’esercito di circa 5,6 miliardi e per gli anni di piano finanziario 2025–2026 una crescita reale del 3 per cento all’anno, ossia più del doppio rispetto alla crescita attuale. In questo modo sarà possibile finanziare progetti importanti che avranno raggiunto la cosiddetta «maturità per l’acquisto».
- Imposta sugli autoveicoli per i veicoli elettrici: in seguito al forte aumento della quota di importazione di veicoli elettrici negli ultimi anni e all’allineamento dei prezzi, l’esenzione dall’imposta quale misura di promozione non risulta essere più necessaria. A partire dal 2024 il Consiglio federale intende assoggettare i veicoli elettrici all’imposta sugli autoveicoli (4 % del valore del veicolo al momento dell’importazione). L’Esecutivo prevede di avviare la procedura di consultazione concernente la necessaria modifica dell’ordinanza nella primavera del 2023.
- Migrazione: il Consiglio federale si attende nel breve termine un fabbisogno finanziario supplementare significativo nel settore della migrazione. A seguito delle misure adottate per le persone in cerca di protezione (statuto S) provenienti dall’Ucraina, per il 2024 l’Esecutivo richiederà probabilmente fondi sotto forma di fabbisogno finanziario eccezionale secondo l’articolo 15 della legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC).
- Misure di risparmio: il Consiglio federale adotterà infine misure di risparmio per un importo compreso tra l’uno e il due per cento delle uscite con un debole grado di vincolo per tutti i dipartimenti (escluso l’esercito) e la Cancelleria federale. Ne stabilirà l’importo a metà febbraio, una volta aggiornate le stime relative alle entrate e alle uscite sulla base del consuntivo 2022.
Il Consiglio federale ribadisce l’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali con effetto dal 1° gennaio 2024 (minori entrate pari a 600 mio.) e respinge quindi il suo rinvio. L’entrata in vigore delle nuove basi legali era già stata decisa un anno fa. Le nuove stime relative alle entrate e alle uscite saranno disponibili a fine gennaio. Il Consiglio federale non potrà quindi stabilire con esattezza le misure di risparmio prima di metà febbraio. I deficit di finanziamento negli anni del piano finanziario a partire dal 2025 sono ancora incerti poiché diversi progetti dispendiosi sono attualmente al vaglio del Parlamento o in fase di consultazione (tra cui il controprogetto all’iniziativa per premi meno onerosi, l’iniziativa parlamentare concernente la custodia di bambini complementare alla famiglia, la legge sul CO2, il progetto riguardante il traffico merci su rotaia). Nel corso del trimestre, il Consiglio federale avvierà altresì la discussione sugli anni del piano finanziario 2025–2027. Esorterà anche il Parlamento a esercitare una politica della spesa pubblica moderata al fine di contrastare un ulteriore aumento del deficit.
Ultima modifica 25.01.2023