Preventivo 2025: ancora grandi sfide, nono-stante l’evoluzione positiva delle entrate

26.06.2024

Nella sua seduta del 26 giugno 2024 il Consiglio federale ha approvato le cifre del preventivo 2025 e del piano finanziario 2026–2028. Grazie alle misure di sgravio decise a inizio anno e alle maggiori entrate previste, la situazione di bi-lancio che si prospetta per gli anni 2025 e 2026 è lievemente migliorata. Ciononostante per il 2025 risulta un deficit di finanziamento pari a 700 milioni di franchi. Una parte delle uscite per le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina necessita ancora di un fabbisogno finanziario straordinario. Dal 2027 continuano a profilarsi deficit strutturali dell’ordine di miliardi.

Nel mese di gennaio 2024 il Consiglio federale ha deciso una serie di misure che consentono di sgravare il bilancio ordinario del 2025 di oltre 2 miliardi di franchi. Da allora, le stime più favorevoli sulle entrate dell’imposta federale diretta hanno migliorato ulteriormente la situazione di bilancio. Infatti, entro maggio di quest’anno, la Confederazione ha potuto registrare un aumento sostanziale in particolare per le entrate derivanti dall’imposta sul reddito e dall’imposta sull’utile. Tuttavia, è possibile presentare un preventivo conforme alle direttive del freno all’indebitamento soltanto attraverso il ricorso al principio di straordinarietà.

Rispetto al preventivo dell’anno precedente, per il 2025 si prospetta un aumento delle entrate della Confederazione pari al 3,2 per cento per un totale di 85,7 miliardi di franchi. Per contro, sono previste uscite di 86,4 miliardi di franchi, le quali sono destinate sostanzialmente all’aumento delle uscite per l’esercito per raggiungere l’1 per cento del PIL entro il 2035 e al finanziamento della politica climatica così come al proseguimento di numerosi altri progetti (cfr. la panoramica dell’evoluzione delle entrate e delle uscite allegata). In ambito climatico si prevedono nuove misure di promozione in relazione alla legge sul clima e sull’innovazione e alla legge sul CO2.

Il Consiglio federale ha deciso di non considerare nelle cifre gli aumenti decisi dalla prima Camera nel quadro della sessione estiva per quanto riguarda i decreti finanziari pluriennali (esercito, educazione, ambiente e cultura). Ha agito in questo modo, da un lato, perché si tratta di limiti massimi e, dall’altro, per consentire al Parlamento di fissare autonomamente le priorità nel corso delle deliberazioni sul preventivo della sessione invernale.

Fabbisogno finanziario straordinario per il sesto anno consecutivo

Il Consiglio federale deve chiedere un fabbisogno finanziario straordinario anche nell’ambito del preventivo 2025. Si tratta già del sesto anno consecutivo con uscite straordinarie ed è la quarta volta che tali uscite straordinarie sono dovute all’ammissione di persone con statuto di protezione S. Per revocare lo stato di straordinarietà, il Consiglio federale ha deciso una riduzione graduale. Per il 2025 si prevedono uscite complessive di 1,25 miliardi di franchi a favore delle persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina, di cui 550 milioni contabilizzati a titolo ordinario e 700 milioni come uscite straordinarie. Secondo le recenti stime, nel 2026 il Consiglio federale dovrà chiedere ancora uscite straordinarie pari a 550 milioni, mentre dal 2027 non sarà più necessario ricorrere a questo genere di uscite.

Migliori prospettive per il 2026 grazie all’imposizione minima dell’OCSE

Le prospettive per l’anno del piano finanziario 2026 sono migliorate. Questo è riconducibile al fatto che una parte delle uscite per la migrazione continua a dover essere contabilizzata a titolo straordinario, ma anche all’evoluzione positiva delle entrate e alla decisione del Consiglio federale di impiegare le entrate supplementari derivanti dall’imposizione minima dell’OCSE a favore di nuove, e già previste, misure di promozione della piazza economica. In concreto, dal 2026 le entrate a favore della piazza economica, stimate a 400 milioni, dovranno essere impiegate per la trasformazione digitale dell’amministrazione pubblica, la decarbonizzazione delle imprese così come per il finanziamento della crescita nei settori dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione. Dato che tali uscite erano già state contemplate nella pianificazione finanziaria, risulta uno sgravio di bilancio. Attualmente, la necessità di correzione per il 2026 ammonta ad almeno 0,5 miliardi di franchi.

Elevati deficit e grandi incertezze anche dal 2027

Dal 2027 si prospettano nuovi deficit dell’ordine di circa 2,5 miliardi di franchi. Inoltre, vi è il rischio di possibili importanti oneri supplementari, ad esempio nell’ambito dell’esercito, della 13esima mensilità AVS e dei rapporti con l’UE (Orizzonte, coesione ecc.). È dunque indispensabile definire quanto prima una serie di misure di sgravio. Entro fine estate il Consiglio federale sarà informato sui risultati del lavoro del gruppo di esperti incaricato della verifica dei compiti e dei sussidi della Confederazione, organizzerà diverse tavole rotonde e, presumibilmente in autunno, definirà gli elementi principali dei progetti relativi alle misure di sgravio del bilancio della Confederazione da porre in consultazione.

Ultima modifica 26.06.2024

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